Se non vogliamo imbarbarire sempre di più, dobbiamo ritornare con urgenza alla preghiera che, come diceva S. Agostino, “è la forza dell’ uomo e la debolezza di Dio”.
Nella preghiera del Padre Nostro, Gesù ci ha insegnato a chiamare Dio con il nome di “papà”.
San Francesco quando recitava il Padre Nostro si bloccava estasiato nella prima parola: Padre!
Quando ci sentiamo afferrati dalla disperazione; quando la vita diventa insopportabile; quando le difficoltà sembrano insormontabili: Padre!
Quando non possiamo più contare su nulla e su nessuno; quando gli amici se ne vanno e nessuno ci dà più una mano; quando ci ritroviamo vuoti, soli, stanchi, delusi: Padre!
Quando ci sembra di aver perso tutto e di aver toccato il fondo, ci resta una cosa sola, ci rimane una possibilità: Padre!
Pregare il Padre. La sola salvezza!

Un augurio speciale a tutti i nonni e anziani, nel giorno della loro festa.

Buona domenica
Don Antonello

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